ASSEGNO UNICO – cosa fare, come farlo

Dal mese di marzo 2022 il nuovo ASSEGNO UNICO sostituisce una serie di misure di sostegno alle famiglie quali gli ASSEGNI FAMILIARI, il BONUS BEBE’, il BONUS MAMME DOMANI, le DETRAZIONI FISCALI PER I FIGLI A CARICO (fino a 21 anni), il FONDO DI SOSTEGNO ALLA NATALITA’.

Il primo effetto che vogliamo evidenziare è che a partire dalla paga di marzo 2022 i colleghi NON si troveranno più in busta paga né la quota degli ASSEGNI FAMILIARI, né le DETRAZIONI FISCALI per i figli fino a 21 anni, mentre l’ASSEGNO UNICO verrà pagato con accredito sul conto corrente indicato da ogni richiedente.

Le istruzioni su come inserire le domande sono state emanate dall’INPS solo il 31 dicembre 2021. UILCA regionale del Friuli Venezia Giulia per favorire la formalizzazione delle richieste ha delegato ALBA Nordest a supportare tutti i colleghi interessati con delle guide tecniche dettagliate per venire in possesso della DICHIARAZIONE ISEE aggiornata e successivamente per inserire la richiesta dell’ASSEGNO UNICO.


Ricordiamo che sono a disposizione degli iscritti i CAF UIL per l’ISEE (Volantino Assegno Unico CAF UIL FVG 2022) e i patronati ITAL UIL per la formalizzazione della domanda di ASSEGNO UNICO (Volantino Assegno Unico ITALUIL  2022); è comunque possibile procedere in autonomia utilizzando le guide sotto indicate, predisposte in collaborazione con Uilca Veneto:

Per eventuali dubbi e/o ulteriori informazioni è possibile inviare i quesiti al nostro servizio dedicato all’indirizzo mail@albanordest.it.

A CHI SPETTA

L’assegno unico universale è riservato ai lavoratori dipendenti che finora hanno usufruito delle detrazioni per figli a carico, agli autonomi – questa la novità più importante – ai pensionati e ai disoccupati. Possono richiederlo tutti i cittadini italiani o europei o con permesso di soggiorno, residenti in Italia da almeno due anni e che nel nostro Paese pagano le tasse.

Le famiglie interessate vedranno riconoscersi un beneficio per ogni figlio a carico dal settimo mese di gravidanza fino a 21 anni, mentre sarà senza limiti di età per i figli disabili.

QUANDO ARRIVA IL CONTRIBUTO

Chi farà domanda dell’assegno unico in questi giorni sul sito Inps, in caso di richiesta accettata, riceverà i primi contributi da marzo con pagamenti effettuati dal 15 al 21 del mese.

Per i mesi di Gennaio e Febbraio continueranno ad essere erogati in busta paga sia le detrazioni per figli a carico e sia gli assegni familiari.

La prestazione sarà erogata mensilmente dall’INPS, a tutti i nuclei familiari con figli di età inferiore a 21 anni che ne faranno richiesta mediante un’apposita domanda, tramite bonifico sul conto corrente dei genitori.

A QUANTO AMMONTA

L’importo varia da 175 a 50 euro al mese a seconda della condizione economica della famiglia calcolata in base dell’Isee, tenuto conto dell’età e del numero dei bambini o ragazzi presenti nel nucleo e di eventuali situazioni di disabilità.

Il nuovo assegno unico terrà conto delle famiglie numerose: a partire dal terzo figlio è prevista una maggiorazione tra i 15 e gli 85 euro a figlio in base all’Isee.

Chi non presenta l’Isee avrà sempre il minimo (50 euro mensili).

Dal 2022 sarà prevista inoltre una “maggiorazione forfettaria” da 100 euro al mese per i nuclei “con quattro o più figli”. Prevista una ulteriore maggiorazione da 30 euro al mese per ciascun figlio se entrambi i genitori lavorano, che diminuisce al crescere dell’Isee fino ad azzerarsi oltre i 40mila euro.

Mentre altri 20 euro al mese per ciascun figlio arriveranno alle mamme under 21, indipendentemente dall’Isee. In sostanza un nucleo con Isee fino a 15mila euro riceverà 175 euro al mese con 1 figlio, 350 con due, 610 con tre e 970 con 4 che diventano 1090 euro al mese se entrambi i genitori lavorano (30 euro per 4 figli, 120 euro in più).

A questa cifra vanno aggiunti i 20 euro al mese a figlio in caso di mamma giovanissima. I nuclei che superano i 40mila euro di Isee invece riceveranno 50 euro al mese con un figlio, 100 euro con due figli, 165 euro con tre figli, 330 euro con 4 figli. Anche in questo caso vanno aggiunti i 20 euro a figlio se la mamma ha meno di 21 anni, mentre non opera la maggiorazione per entrambi i genitori lavoratori.

Le famiglie con figli disabili riceveranno l’assegno unico “senza limiti di età” dei figli. Per i minorenni si riceveranno 105 euro al mese in più “in caso di non autosufficienza”, 95 euro al mese in più “in caso di disabilità grave” e 85 euro in più “in caso di disabilità media”.

Esempi di importi mensili


COME FARE LA RICHIESTA

La domanda va presentata da entrambi i genitori ma può essere presentata da uno dei due genitori, a prescindere dalla convivenza con il figlio, direttamente sul sito Inps tramite Spid, carta di identità elettronica o carta dei servizi o attraverso il patronato ITAL UIL. Dopo i 18 anni, la domanda può essere inoltrata anche direttamente dai figli che possono chiedere il bonus diretto della quota di assegno loro spettante, compresa tra i 25 e gli 85 euro al mese.

Contenuto della domanda

La domanda richiede soltanto l’autocertificazione di alcune informazioni di base quali:

1) composizione del nucleo familiare e numero di figli;
2) luogo di residenza dei membri del nucleo familiare;
3) IBAN di uno o di entrambi i genitori

QUANTO DURA E QUANDO VIENE EROGATO

Il beneficio ha durata annuale, da marzo a febbraio dell’anno successivo. Per le domande presentate all’Inps a gennaio e febbraio, l’assegno sarà corrisposto a partire da marzo, con pagamenti effettuati dal 15 al 21 del mese.

Per le domande che saranno presentate fino al 30 giugno 2022, l’assegno unico arriverà con tutti gli arretrati a partire da marzo 2022. Per le famiglie che, al momento della domanda, saranno in possesso di Isee in corso di validità, l’assegno verrà corrisposto con importi maggiorati e calcolati in base alla fascia economica. Le stesse maggiorazioni saranno riconosciute, retroattivamente, anche a coloro che al momento della domanda non siano in possesso dell’indicatore, ma che presentino l’Isee entro il 30 giugno.

COSA SUCCEDE IN CASO DI DOMANDA PRESENTATA DOPO IL 30 GIUGNO 2022

Per le richieste presentate dal primo luglio 2022 in poi, l’assegno partirà dal mese successivo a quello di presentazione e sarà determinato sulla base dell’Isee valido al momento della domanda.

IL “PESO” DELL’ISEE:

L’Isee è importante per calcolare il peso del beneficio. L’assegno massimo (175 euro) andrà a chi ha un indicatore economico inferiore a 15.000 euro, quello minimo (50 euro) a chi si trova sopra la soglia dei 40.000 euro. Per ottenere ISEE, è possibile recarsi al Caf UIL, oppure mandare i documenti a UILCA servizi o richiederlo online sul sito internet dell’Inps (sempre tramite Spid, carta di identità elettronica o carta nazionale dei servizi), scegliendo la modalità ordinaria o precompilata. Non si tratta però di una condizione strettamente necessaria per ottenere il sostegno.

L’importo minimo di 50 euro al mese sarà erogato infatti anche alle famiglie che non lo presenteranno.

SEPARAZIONE o DIVORZIO

Nel caso di separazione o divorzio l’assegno andrà ripartito in pari misura tra coloro che esercitano la cosiddetta responsabilità genitoriale. Nel caso in cui ci sia accordo tra le parti (i genitori), di dividere al 50%, chi dei due richiede l’assegno dovrà indicare nella domanda all’Inps anche i dati anagrafici del secondo genitore; quest’ultimo poi dovrà convalidare nella propria posizione INPS la sua quota.

LE DETRAZIONI CHE SPARISCONO DA MARZO 2022

Con l’entrata in vigore dell’assegno unico, scompariranno da marzo quasi tutti i sostegni a favore della natalità, detrazioni comprese, ad eccezione del bonus per gli asili nido. Ad essere abrogati saranno il premio alla nascita o all’adozione (il bonus “mamma domani”); l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori; gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfani; l’assegno di natalità (il cosiddetto “bonus bebè”) e, appunto, le detrazioni fiscali per figli.

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